Azione A3
- Caratterizzazione ambientale dell’area di studio
Al fine di elaborare un corretto piano di recupero faunistico, è necessario conoscere nel dettaglio anche lo stato ambientale dell’area di studio. A partire dall’ analisi delle letteratura disponibile ed eventualmente, in seguito a sopralluoghi preliminari verranno definiti i siti di campionamento.
In ogni sito, verrà studiato lo stato della comunità macrobentonica, svolta un’analisi ecologico-funzionale dell’ecosistema lotico in oggetto e verificate le condizioni ambientali del fiume in termini di qualità chimico-fisica dell’acqua. Verranno pertanto misurati sul campo, i valori di Temperatura, Conducibilità, Ossigeno Disciolto e pH mediante sonde multiparametriche (Manuale APAT-IRSA-CNR 29/2003) e raccolto un campione di acqua per la determinazione di azoto nitroso, nitrico ed ammoniacale, BOD (medinate misura respirometrica rapida), rame e zinco (come traccianti di inquinamento da metalli) e solidi sospesi totali. Gli studi ambientali verranno svolti con una frequenza almeno stagionale e descriveranno la situazione ante opera di riferimento.
Parallelamente verranno individuate le criticità infrastrutturali causa di impatto negativo sulla naturalità dell’habitat con particolare riguardo al rispetto della continuità fluviale e del Deflusso Minimo Vitale – DMV idoneo per le specie target. L'UNIPR si occuperà dello studio ambientale (attività di campo e di laboratorio ed elaborazione dati). GENTECH, parallellamente a quanto previsto nell'azione precedente, si occuperà dello studio ecologico e relativo il DMV. Verranno redatte una relazione tecnica di sintesi e cartografia tematica.
- Avanzamento Stato: Terminato - Avvio: 01-07-2014 Conclusione: 28-02-2015
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2014 2015 2016 2017 2018 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV A3 Cronoprogramma O O A A A O O O O O O O O O O O O O O O Avanzamento O O A A X X X X X X X X O O O O O O O O Nell’ambito dell’azione, si è proceduto alla raccolta e alla catalogazione dei dati ambientali disponibili per i 14 siti Rete Natura2000 in studio, con particolare riferimento al reticolo idrografico superficiale. I dati dei monitoraggi di ARPA Emilia Romagna e dei progetti svolti da UNPR sul territorio delle province di Piacenza e Parma sono stati raccolti e organizzati in un data base digitale. Nel periodo febbraio-agosto 2015 sono stati caratterizzati tutti i SIC oggetto di progetto. Sono state svolte due campagne di studio (invernale e primaverile-estiva) per quanto riguarda sia la qualità delle acque (in riferimento ai seguenti parametri: temperatura, pH, ossigeno disciolto, conducibilità, SST, ammonio, nitriti, nitrati, BOD, rame e zinco) che lo stato della comunità macrobenthonica (calcolo dell’indice STAR_ICMi). Nel periodo primavera-estate è stata inoltre svolta l'analisi ecologico- funzionale dell’ecosistema lotico mediante applicazione dell’indice di funzionalità fluviale (IFF). In ritardo nel completamento dell'azione è stato anche dovuto alle condizioni idrologiche sfavorevoli persistenti ad iniziare da settembre e fino alla fine del 2014. In questo studio i siti indagati sono disposti lungo un gradiente altitudinale ampio che interessa di fatto i territori delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia nel loro complesso dal crinale dell'Appennino tosco-emiliano alla pianura padana e il Fiume Po. Tale gradiente si sovrappone in buona parte con un gradiente di pressioni antropiche che si manifestano in modo preponderante nei settori di pianura. Questi gradienti si ripercuotono in modo evidente sulle caratteristiche ambientali dei siti indagati: quelli che presentano un migliore stato di conservazione sono, infatti, localizzati nei contesti montano e collinare. Discorso a parte meritano invece i siti naturalmente o artificialmente intermittenti, caratterizzati da periodi estivi di secca più o meno estesi. I siti in corrispondenza dei fontanili (SIC IT4030023 "Fontanili di Gattatico e fiume Enza" e IT4020017 "Risorgive di Viarolo, Bacini di Torrile, fascia golenale del Po") presentano caratteristiche peculiari. Tramite analisi della letteratura e successivi approfondimenti sono stati determinati i DMV da utilizzare nella progettazione degli interventi di deframmentazione del tratto di fiume Enza compreso tra Montecchio Emilia e Sant’Ilario d’Enza. E’ stata quindi redatta una relazione tecnica.
*** The chemical and physical characterisation of water as well as the assessment of the macrobenthic community have been performed in two sampling dates, the first one over an extended time interval corresponding to the winter-spring 2015 (early February-late May) and the second one during the early summer period (early June – late July 2015). Some chemical and physical parameters of waters have been analysed on-situ (T, pH, electrical conductivity, dissolved oxygen) by using multi-paramtric probes. In the lab, the following BOD5, SST, NO2-, NO3-, NH4+, Cu and Zn values have been analysed (manual APAT-IRSA 39/2003). The IFF and STAR_ICMi indexes have been calculated in order to describe the ecological state of every target site. In this study, investigated sites are arranged along an elevantional gradient stretching from the Tuscan-Emilian Apennine ridge to the Po valley and the Po river. Such gradient partially overlaps with a gradient of anthropic pressures particularly present in the plane areas therefore affecting the environmental features of the investigated sites: those featuring a better conservation state are located in the mountain and hill areas. In particular, the high stream of the rivers Trebbia, Arda, Enza and Parma features an ecological state ranging from good to sufficient. A special remak must be devoted to naturally or artificially intermittent site characterized by low-water periods during the summer. Two sites in particular, in the SCI IT4010016 “Lower reach of Trebbia” and IT4020021 “Medium reach of Taro”, have evidenced a good state of conservation of all of the analysed environmental matrices. These sites, however, during the dry summers like those analysed in this project, undergo a strong reduction of flows due to water intakes for irrigation purposes. Such flow reduction combined with an increase in temperature, favours the formation of algal skeins liable to modify the river metabolism. The DMV (Minimum Vital Flow) of the Enza river barriers were determinated based on the study of literature and subsequent technical analysis.
- Galleria
Fiume Enza (Sant'Ilario) - giugno 2015
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DownloadStudio macroinvertebrati bentonici
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